Pettorano sul Gizio

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By Nancy DeSanti


Province of L’Aquila, Region of Abruzzo

One of the historic fountains in Pettorano sul Gizio.
Credit: borghipiubelliditalia.it

The picturesque small town of Pettorano sul Gizio is located in the province of L’Aquila with the nearby Gizio river forming spectacular gorges amid the high green mountains. It has approximately 1,376 inhabitants, known as Pettoranesi.

The town is the birthplace of the famous professional wrestler known as Baron Michele Leone (1909-1988). He was one of the biggest stars of the early television era of wrestling. Known for his showmanship as well as his wrestling skills, Leone won the World Heavyweight Championship in 1950.

Pettorano rises along the southern boundary of the Peligna Valley along the road connecting Sulmona to the Cinque Miglia plateau, between the Gizio and Riaccio rivers. Thanks to the rivers, many mills and extra virgin olive oil plants arose, and the economy of the area also came to be based on coppersmithing, spinning, and weaving. 

In medieval times, the name Pectoranum started to appear in documents. In Norman times, the castle of Pettorano was the seat of a large fiefdom occupying the whole Gizio Valley as far as Piano delle Cinque Miglia and the Sangro river, and it rose in importance thanks to its strategic position at the entrance of the Peligna Valley. From 1310 to the mid-18th century, the territory was under the rule of the important Cantelmo family, well-known in the history of southern Italy. 

The 16th, 17th, and 18th centuries were periods of economic and cultural splendor, still visible in the many palaces built at the time, such as Palazzo Croce, Palazzo Gravina, the Castaldina, and Palazzo Vitto-Massei. Important lawyers, notaries, and doctors made Pettorano a privileged destination for the populations of the surrounding centers. In the 19th century, an important Abruzzese figure, notary Pietro De Stephanis, provided landmark studies in the history of the district and in 1865, while he was mayor, abolished the death penalty.

 In the early 20th century, Pettorano was, after Sulmona and Pratola, the largest center in the Peligna Valley, with a population of over 5,000 inhabitants, almost five times the current number. Starting from the late 19th and early 20th centuries, perhaps the most important event was the massive immigration to South America and North America. 

During the last Sunday in December, the town celebrates the Sagra della polenta rognosa. The typical dish of the charcoal makers (carbonari) of Pettorano was the polenta rognosa, which was white and seasoned with crushed sausages. The carbonari, who worked long hours in the cold, open air, used to consume this high-calorie dish almost daily. A museum is under construction commemorating the charcoal workers in the natural oasis of Monte Genzana – Alto Gizio. The project was begun in 2001 in the Cantelmo Castle.

In the year 2000, also in the Cantelmo Castle, the scuola di arte floreale” was inaugurated, a section of the prestigious Paris school. The branch in Pettorano is the second opened in Italy, the other one being in Rome. Courses on the floral arts are offered for both amateurs and professionals. 

   
The medieval castle in Pettorano sul Gizio.
Credit: borghipiubelliditalia.it
   

What to See

  • The medieval castle, consisting of a pentagonal tower around which, in the 16th century, the fortified borough was built, with six doors that opened in the walls and two more circular towers. The castle gradually lost its original military function and became a commercial point. 
  • Palazzo Ducale, for centuries the seat of the Cantelmo family, now the seat of the town hall, with a stone fountain in the courtyard and, on the facade, an ancient sun clock 
  • Piazza Rosario Zannelli, with a fine 16th century fountain
  • Church of San Dioniso, from the 18th century, with a beautiful monumental fountain featuring statues of Amphitrites and Neptune
  • Riserva Naturale Regionale Monte Genzana e Alto Gizio, an important wildlife corridor between the Parco Nazionale d’Abruzzo and Parco Nazionale della Majella, which includes the urban center of Pettorano within the protected area. 

Important Dates

  • January 1 — Serenata di Capodanno, with music all over Pettorano 
  • Carnival — Testamento di Carnevale
  • July 12-13 — Feast of Santa Margherita, the patron saint, and San Benigno 
  • July — Emigrants’ festival 
  • Last Sunday in December — Sagra della polenta rognosa

   

Italiano

   
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Tradotto da Ennio Di Tullio

Provincia dell’Aquila, Regione Abruzzo

La pittoresca cittadina di Pettorano sul Gizio si trova in provincia dell’Aquila con il vicino fiume Gizio che forma spettacolari gole tra le alte montagne verdi. Conta circa 1.376 abitanti, detti Pettoranesi.

Il paese ha dato i natali al famoso lottatore professionista noto come Barone Michele Leone (1909-1988). Era una delle più grandi star della prima era televisiva del wrestling. Conosciuto per la sua spettacolarità e per le sue abilità nel wrestling, Leone vinse il World Heavyweight Championship nel 1950.

Pettorano sorge lungo il limite meridionale della Valle Peligna lungo la strada che collega Sulmona all’altopiano delle Cinque Miglia, tra i fiumi Gizio e Riaccio. Grazie ai fiumi, sorsero molti frantoi e impianti di produzione di olio extravergine di oliva e l’economia della zona si orientò anche sulla lavorazione del rame, la filatura, e la tessitura.

In epoca medievale, il nome Pectoranum cominciò a comparire nei documenti. In epoca normanna, il castello di Pettorano fu sede di un vasto feudo che occupava l’intera Valle del Gizio fino al Piano delle Cinque Miglia e al fiume Sangro, e assunse importanza grazie alla sua posizione strategica all’imbocco della Valle Peligna. Dal 1310 alla metà del XVIII secolo, il territorio fu sotto il dominio dell’importante famiglia dei Cantelmo, nota nella storia dell’Italia meridionale.

I secoli XVI, XVII e XVIII furono periodi di splendore economico e culturale, ancora visibili nei numerosi palazzi costruiti all’epoca, come Palazzo Croce, Palazzo Gravina, la Castaldina, e Palazzo Vitto-Massei. Importanti avvocati, notai, e medici fecero di Pettorano una meta privilegiata per le popolazioni dei centri circostanti. Nell’Ottocento, un importante personaggio abruzzese, il notaio Pietro De Stephanis, fornì studi fondamentali nella storia del rione e nel 1865, mentre era sindaco, abolì la pena di morte.

Agli inizi del XX secolo, Pettorano era, dopo Sulmona e Pratola, il centro più grande della Valle Peligna, con una popolazione di oltre 5.000 abitanti, quasi cinque volte quella attuale. A partire dalla fine del XIX e dall’inizio del XX secolo, forse l’evento più importante fu la massiccia immigrazione verso il Sud America e il Nord America.

Durante l’ultima domenica di dicembre, il paese festeggia la Sagra della polenta rognosa. Il piatto tipico dei carbonari di Pettorano era la polenta rognosa, bianca e condita con salsicce schiacciate. I carbonari che lavoravano per lunghe ore al freddo e all’aria aperta consumavano quasi quotidianamente questo piatto ipercalorico. Nell’oasi naturale di Monte Genzana – Alto Gizio è in costruzione un museo che ricorda i carbonai. Il progetto è stato avviato nel 2001 nel Castello Cantelmo.

Nel anno 2000, anche nel castello Cantelmo, è stata inaugurata la “scuola di arte floreale”, sezione della prestigiosa scuola parigina. La filiale di Pettorano è la seconda aperta in Italia, l’altra è quella di Roma. I corsi sulle arti floreali sono offerti sia per i dilettanti che per i professionisti.

Le attrazioni del luogo:

  • Castello medioevale, costituito da una torre pentagonale attorno alla quale, nel XVI secolo, fu costruito il borgo fortificato, con sei porte che si aprivano nelle mura e due torri circolari. Il castello perse progressivamente la sua originaria funzione militare e divenne un punto commerciale.
  • Palazzo Ducale, per secoli sede della famiglia Cantelmo, oggi sede del municipio, con una fontana in pietra nel cortile e, sulla facciata, un antico orologio solare
  • Piazza Rosario Zannelli, con una bella fontana cinquecentesca
  • Chiesa di San Dioniso, del XVIII secolo, con una bella fontana monumentale con statue di Anfitrite e Nettuno
  • Riserva Naturale Regionale Monte Genzana e Alto Gizio, importante corridoio faunistico tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella, che comprende il centro urbano di Pettorano all’interno dell’area protetta.

Date da ricordare:

  • 1 gennaio — Serenata di Capodanno, con musica in tutta Pettorano
  • Carnevale — Testamento di Carnevale
  • 12-13 luglio — Festa di Santa Margherita, la patrona, e di San Benigno
  • Luglio — Festa degli emigranti
  • Ultima domenica di dicembre — Sagra della polenta rognosa
Sources:
https://en.wikipedia.org/wiki/Pettorano_sul_Gizio
https://www.italyheritage.com/regions/abruzzo/laquila/pettorano.htm
https://borghipiubelliditalia.it/borgo/pettorano-sul-gizio/

March/April 2023

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